Proseguiamo il viaggio all’interno del mondo Club76 per conoscere più da vicino il folto gruppo del Club76 Silver Reale Mutua Fenera Chieri. La squadra, seguita da Giovanni Nazzareno e Marco Perrone, milita nei campionati U16 e di Seconda Divisione. Il coach biancoblu racconta nel dettaglio le avventure del suo team e traccia un bilancio guardando agli ultimi impegni della stagione agonistica 2021/2022.
Giovanni, a che punto siamo con la Seconda Divisione? Sei soddisfatto di quanto fatto fino ad ora?
La strada è stata sempre in salita, siamo ripartiti dai fondamentali tecnici a settembre e continuiamo a sistemarli. Ora siamo una squadra, non ci sono seconde linee e tutte le 19 atlete sono fondamentali in partita. Siamo impegnati su tre campionati, compreso quello Uisp. Nel girone d’eccellenza abbiamo trovato squadre con caratteristiche antropometriche importanti e opposte alle nostre, ma abbiamo fatto del sistema muro-contrattacco la nostra forza. Non è stato semplice amalgamare il livello tecnico delle ragazze dato che provenivano da allenatori differenti.
Durante la stagione le formule del campionato sono cambiate e ci sono giornate da recuperare. Aldilà degli obiettivi tecnici, ci sono ambizioni di classifica in questo momento?
Anche se il calendario è un po’ bugiardo perché ci ha visti impegnati con le migliori in classifica, abbiamo racimolato pochi punti fino a questo momento, ma sono fiducioso che in queste ultime giornate potremo raccogliere molto di più. Ci diamo l’obiettivo di arrivare a metà classifica.
Che tipo di compagini vi trovate di fronte in seconda divisione?
Troviamo principalmente squadre con un’età media decisamente maggiore delle nostre 2006-2007.
In U16 state disputando la fase di classificazione. Quale può essere l’obiettivo?
Ora stiamo giocando per il trentesimo posto, come ci aspettavamo a inizio stagione. L’ambizione è quella di continuare a vincere le partite in questo girone. Il rimpianto maggiore è per la sconfitta al tie-break nello scontro diretto con In Volley Carmagnola, partita che, se vinta, ci avrebbe proiettato nelle migliori sedici della provincia di Torino.
Passando al lavoro che fate in palestra, su cosa vi state concentrando in questo momento? Quali dettagli tecnici state curando maggiormente? Da cosa siete partiti invece?
Siamo ripartiti dai fondamentali del bagher e del palleggio per correggere gli errori tecnici, le difficoltà nel proporre un piano di rimbalzo e negli spostamenti. Poi ci siamo evoluti cercando di migliorare al servizio, proponendo un gesto tecnico che consente di essere più potenti e precisi verso i target delle zone di conflitto. Dobbiamo ancora lavorare tanto in ricezione, che rimane il nostro tallone d’achille. Ora stiamo cercando di inserire il gioco spostato al centro, quindi veloce dietro e spostata avanti.
Qual è, se c’è, il grande obiettivo di stagione e quanto/cosa manca per raggiungerlo?
Arrivare tra le migliori sedici del territorio sarebbe stato un risultato oltre le aspettative, ma rimane un po’ di amaro in bocca per il 15-13 che ci ha tagliato fuori. Nel periodo pasquale giocheremo un torneo a Lignano Sabbiadoro: portare a casa qualcosa, oltre a delle buone prestazioni, non sarebbe male.
Come vi gestite anche con le trasferte e i doppi turni nel finesettimana?
Confesso che non è facile, avendo tre campionati e tante atlete da gestire siamo costretti a dividerci ma per ora abbiamo gestito al meglio le situazioni.
Racconta qualche aneddoto o qualcosa di divertente.
Per sfatare il tabù delle sconfitte e tenere alto il morale a volte mi presento in tenuta elegante in palestra e spesso le fantasie del calzino che indosso hanno portato fortuna e punti in classifica.