INTERVISTA A CHIARA VISCONTI, ALLENATRICE DELL’UNDER 13 PER CLUB76 GOLD PLAY ASTI.
Come ti sei avvicinata al mondo del Volley?
Fin da ragazzina ho sempre giocato a pallavolo, crescendo ho deciso di provare ad allenare.
C’è una figura di riferimento, un modello a cui ti ispiri nel tuo lavoro?
Ogni allenatore con cui ho avuto il piacere di lavorare mi ha lasciato qualcosa, che poi ho rielaborato e fatto mio.
Sono le giocatrici a doversi adeguare alle richieste del Tecnico oppure è il Tecnico che deve cucire la propria squadra in base alle caratteristiche delle atlete?
Ogni tecnico ha le sue metodologie che vanno però modificate e modellate in base alla squadra e ai giocatori che si hanno a disposizione.
Cosa rende unica la tua squadra?
Vorrei che la mia squadra “collaborasse”. Ne parliamo molto spesso, ognuno di noi deve lavorare duramente dando il massimo per il gruppo. Solo se andiamo tutti nella stessa direzione si possono raggiungere grandi risultati!
Segui da sola la preparazione della squadra o sei affiancato da qualche collaboratore?
In palestra con me ci sono: Pietro, allenatore giovane e molto preparato; Angelica, che ha intrapreso quest’anno la strada per diventare allenatore e sono certa che farà strada; e Gabriele, il nostro preparatore atletico.
Quali sono i principi su cui si fonda il tuo allenamento?
L’intensità, a 13 anni è importante toccare tanto la palla e insegnare alle Atlete a lavorare con il giusto ritmo per tutto l’allenamento. Proviamo ad insegnare loro, oltre ai fondamentali tecnici, anche ad avere il giusto atteggiamento e la corretta predisposizione al lavoro durante le sessioni di allenamento.
Hai un rito scaramantico che ripeti prima di ogni partita?
No, non sono scaramantica.
Qual è stata la tua più grande soddisfazione fino ad oggi?
Ho lavorato spesso con ragazze molto giovani, quindi più che il risultato in sé mi ha sempre dato soddisfazione vedere le mie atlete che hanno continuato il percorso intrapreso raggiungendo traguardi importanti.
Progetti per il futuro? Hai un sogno nel cassetto?
Sì, un sogno nel cassetto c’è ma non lo dico! Rimane lì e chissà che prima o poi…
Quali sono i principali miglioramenti che vorresti apportare alla tua squadra?
Vorrei poter dare loro la consapevolezza dei propri mezzi su tutti i fondamentali, uno su tutti l’attacco. E poi crescere tanto in difesa, che a quest’età può fare la differenza.
Dove può arrivare la tua squadra?
È difficile fare una previsione precisa adesso, ma questo è un bel gruppo! Sicuramente dobbiamo lavorare tanto, soprattutto nel fondamentale della difesa, considerate le nostre caratteristiche fisiche. Credo che potremmo fare un ottimo percorso, che spero ci porterà il più lontano possibile.
A quest’età è importante lavorare anche sull’aspetto mentale delle giocatrici?
Sì certo, è proprio in questi anni che proviamo a costruire l’Atleta anche sotto questo punto di vista, cercando di dargli sicurezza ma soprattutto consapevolezza nei propri mezzi. Spesso con le ragazze riguardiamo i video dei loro gesti, così da stimolare l’autocorrezione e appunto la consapevolezza dei loro movimenti.