Intervista a DAVIDE BERTA, COORDINATORE TECNICO FASCIA PRE AGONISTICA CLUB76 PLAY ASTI.
Come ti sei avvicinato al mondo del Volley?
Una mia cara amica, con cui frequentavo l’università, mi parlò della possibilità di lavorare come allenatore di minivolley. Dato che a quei tempi stavo cercando un lavoro per aiutare i miei genitori a pagarmi l’università, colsi la palla al balzo. Iniziai ad allenare in una società vicino al paese in cui abitavo, mi innamorai subito di questo mondo e da lì partì questa avventura che dura ormai da 17 anni.
C’è una figura di riferimento, un modello a cui ti ispiri nel tuo lavoro?
In questi 17 anni ho conosciuto diverse persone che mi hanno insegnato molto e arricchito sia dal punto di vista tecnico che umano. Ne cito due, che sono state molto importanti per il mio percorso professionale: Beppe Basso (direttore sportivo di PlayAsti), che mi ha insegnato i fondamenti del mestiere, e Stefano Gay (direttore tecnico di Club76), che mi ha insegnato la pallavolo di alto livello.
Sono le giocatrici a doversi adeguare alle richieste del Tecnico oppure è il Tecnico che deve cucire la propria squadra in base alle caratteristiche delle atlete?
Innanzitutto complimenti per la domanda, davvero molto interessante! Alleno una fascia d’età talmente piccola che, dovendo insegnare tutti i fondamentali della pallavolo, sono principalmente le atlete a doversi adeguare alle mie richieste. Invece, credo che se allenassi un gruppo di atlete “più esperte” sarei io a dover cucire una squadra in base alle giocatrici a mia disposizione.
Cosa rende unica la tua squadra?
Della mia squadra mi piace tantissimo la gran voglia che hanno le atlete di lavorare e migliorare quotidianamente.
Segui da solo la preparazione della squadra o sei affiancato da qualche collaboratore?
Sono affiancato da due giovani ragazze di 20 anni, che giocano a pallavolo ma nel contempo hanno iniziato la carriera da allenatrici. Colgo l’occasione per ringraziarle per l’aiuto e la grande disponibilità che mi danno ogni giorno. Grazie Serena e Greta!
Quali sono i principi su cui si fonda il tuo allenamento?
Allenando l’Under 12 dò molta importanza al primo tocco (bagher) in particolare per la difesa, credo che per sviluppare un certo tipo di pallavolo si debba avere un primo tocco importante.
Hai un rito scaramantico che ripeti prima di ogni partita?
Pur essendo scaramantico non ho un rito particolare, però se vinco una partita tendo ad indossare lo stesso paio di scarpe anche nella partita successiva. Se invece perdo le cambio.
Qual è stata la tua più grande soddisfazione fino ad oggi?
Fortunatamente da allenatore ho avuto parecchie soddisfazioni, sia sportive che umane. Cito una delle più recenti che è la vittoria del torneo di Pasqua a Parella in Under 13 con il gruppo 2009, lo scorso anno.
Progetti per il futuro? Hai un sogno nel cassetto?
Il mio prossimo progetto è mettere su famiglia con la mia compagna.
C’è un messaggio che vorresti lanciare alla tua squadra?
Lo sport è gioia, divertimento. Sorridete di più e imparate a godervi il momento!