In un momento a dir poco bollente della stagione, conosciamo meglio il gruppo Club76 PlayAsti Gold U14. La squadra, guidata da Maurizio Radice, è protagonista di una stagione 2021/22 molto intensa con ben due campionati all’attivo. In U14 siamo giunti alla fase regionale, con il team biancoblu che ha iniziato con il piede giusto vincendo la prima partita del girone B. Ecco l’analisi del coach biancoblu a pochi giorni dal secondo e decisivo match.
Maurizio, in U14 siete nel pieno della fase regionale, sei soddisfatto del secondo posto interprovinciale?
Secondo me è bene distinguere il percorso agonistico, e quindi i risultati, da quello di crescita tecnica e del giocatore. Rispetto alla scorsa stagione si è già fatto meglio, raggiungendo la finale, ma purtroppo proprio la partita conclusiva della fase interprovinciale ci ha detto male. È l’unico match che abbiamo perso in quel campionato, ma questo insegna anche alle ragazze.
In U16 avete giocato nel girone d’eccellenza interprovinciale e poi nel tabellone finale fino a guadagnarvi l’ottavo posto, cosa vi siete portate a casa da questa esperienza?
Il campionato U16 ci è servito per accrescere il bagaglio tecnico e tattico delle atlete: sono convinto che i ruoli delle atlete vadano decisi più avanti nel percorso e giocare in un altro torneo in cui la pressione del risultato è meno marcata rispetto all’U14 permette alle ragazze di concentrarsi e di esprimersi anche in ruoli differenti. Inoltre il doppio campionato lascia spazio anche alle atlete che trovano meno spazio in U14 e questo non fa altro che aumentare la coesione della squadra.
Come valuti il livello in questo momento in U14? E in U16?
Il livello è molto simile a quello delle altre regioni. In fase provinciale ci sono già un paio di realtà che portano in campo gruppi solidi mentre a livello regionale si trovano almeno quattro o cinque squadre che possono tranquillamente giocarsi i nazionali. Le annate colpite dalla pandemia hanno dovuto affrontare un percorso meno continuo e questo si percepisce soprattutto a livello emotivo.
Oltre ai campionati ci sono anche i tornei e le manifestazioni. A Natale avete siete arrivate seconde a Le Incredibili, a Pasqua avete disputato “Pasqua sotto rete”? Cosa significa affrontare squadre da regioni differenti?
Personalmente adoro i tornei per confrontarmi con realtà diverse e credo che per le ragazze sia molto formativo. I tornei durante le festività sono ormai appuntamenti fissi all’interno della stagione.
Passando al lavoro che fate in palestra, su cosa vi state concentrando in questo momento?
Nell’ultimo periodo la maggior parte del lavoro riguarda la fase break, con allenamenti molto specifici che hanno posto obiettivi anche individuali alle atlete. Sono convinto che da questo momento in avanti saranno i dettagli a fare la differenza nelle prossime partite, quindi cercheremo la continuità nel nostro gioco.
Qual è, se c’è, il grande obiettivo di stagione?
Non ci nascondiamo, l’obiettivo agonistico, ambizioso, era di vincere il titolo interprovinciale. Lo stesso discorso vale per il torneo regionale, ora affrontiamo squadre molto forti e che giocano in maniera molto diversa tra loro. Ci siamo posti traguardi difficili, ma gli obiettivi misurabili ci hanno permesso di lavorare ancora più concentrati.
Che tipo di gruppo siete e da chi è composto lo staff attorno alla squadra?
La squadra è la stessa dell’anno scorso con un paio di nuovi innesti oltre al sottoscritto. Christian Balzo e Davide Berta sono i due secondi allenatori, mentre Gabriele Fantato è il responsabile della preparazione atletica. Il team è anche seguito da Daniele Turino e Stefano Gay, mentre Sonia e Alessia sono le dirigenti.
Racconta qualche aneddoto o qualcosa di divertente.
Cerco di fare in modo che gli allenamenti siano, oltre che costruttivi, anche divertenti. In realtà ogni viaggio per andare a Chieri genera qualcosa di divertente e in questo momento non mi viene in mente un aneddoto migliore di altri. Devo dire che le ragazze sono spassose e riescono a distinguere i momenti in cui si può scherzare da quelli in cui bisogna rimanere concentrate.