Il focus biancoblu sulle squadre della stagione 2021/2022 parte dal gruppo della Serie D/U19. Christian Balzo, insieme a Davide Berta, Gabriele Fantato ed Elisa Bramante, guida la squadra del Club76 PlayAsti. Come per tutte le categorie di serie, anche la Serie D rappresenta un tassello all’interno del mosaico ideato per la formazione totale delle atlete biancoblu. Il gruppo è quindi eterogeneo e comprende ragazze che stanno completando il proprio percorso di crescita e ragazze più giovani (anche U14) che hanno la possibilità di crescere ulteriormente in un campionato che funge da vera e propria rampa di lancio per le stagioni future. Ecco l’intervista rilasciata al coach che orchestra la squadra nel pieno della stagione agonistica in corso.
Christian, con il tuo gruppo porti avanti due campionati. A che punto siamo con la Serie D? Sei soddisfatto di quanto fatto fino ad ora?
Siamo a buon punto in quanto, parlando di collettivo, sicuramente abbiamo superato le aspettative di inizio stagione. Tuttavia la cosa che più mi rende soddisfatto è il netto miglioramento tecnico individuale, nessuna esclusa. Ho la fortuna di lavorare con un gruppo di atlete umili con tanta voglia di esprimersi.
Durante la stagione le formule del campionato sono cambiate e ci sono giornate da recuperare. Aldilà degli obiettivi tecnici, ci sono ambizioni di classifica in questo momento?
Gli obiettivi prefissati li abbiamo già raggiunti. Prima della pausa covid abbiamo giocato alla pari contro le compagini più accreditate. Diciamo che il sogno comune è agganciare in classifica, e in modo prepotente, le squadre più quotate. Forse oggi paghiamo una partenza di campionato un po’ timida.
Che tipo di compagini vi trovate di fronte?
Difficile rispondere. Ci sono squadre dichiaratamente “giovanili” e altre giovani ma che si possono definire esperte. In generale è un campionato che, fortunatamente, lascia parecchio spazio alle atlete emergenti.
In U19 riprenderete con il girone B. Quale può essere l’obiettivo e come proseguirà il campionato?
L’unico obiettivo in U19 è fare meglio della fase precedente contro avversarie già affrontate, in modo da avere un termine di paragone riguardante il nostro percorso di crescita.
Passando al lavoro che fate in palestra, su cosa vi state concentrando in questo momento? Quali dettagli tecnici state curando maggiormente? Da cosa siete partiti invece?
Siamo partiti con l’intento di formare un gruppo, un dettaglio non trascurabile per via della disomogeneità anagrafica del gruppo stesso. L’intento iniziale era quello di inserire gradualmente nell’organico atlete provenienti da gruppi più piccoli. Ad oggi stiamo portando avanti maniacalmente un lavoro sul dettaglio dei fondamentali di seconda linea, in particolare la ricezione. Inoltre stiamo cercando di inserire progressivamente soluzioni d’attacco non canoniche in modo da rendere l’attività più stimolante. Mi piace sperimentare tecniche e soluzioni per me nuove, e devo dire che il gruppo risponde alla grande in termini di apprendimento. Avessimo meno difficoltà a gestire emotivamente la parte agonistica (me compreso) sarebbe tutto molto più semplice, ma ci arriveremo.
Qual è, se c’è, il grande obiettivo di stagione?
A questo punto della stagione i nostri obiettivi tecnici sono incentrati sulla crescita individuale. Vogliamo fornire le atlete di un bagaglio tecnico che dia loro l’opportunità di esprimersi al meglio anche in futuro.
Che tipo di gruppo siete?
Il gruppo è sostanzialmente nuovo. Alcune atlete hanno già lavorato insieme ma quest’anno si è creata una nuova identità di squadra.
Come gestite i doppi turni e le trasferte nei fine settimana?
La gestione delle trasferte è agevolata dal numero non eccessivo di giocatrici e dalla super disponibilità dei genitori. Inoltre abbiamo un team manager impeccabile che ha fatto della causa la sua missione. Non potevo chiedere di meglio.
Come sta andando la stagione dal punto di vista dei casi di positività e degli infortuni?
Come tutti, anche noi abbiamo avuto qualche defezione a causa del covid che però non ha inciso troppo sull’attività. Anche gli infortuni sono stati genericamente di poco conto. Il più grave (brutta distorsione) sta rientrando ed è solo più questione di giorni. Alle spalle c’è un ottimo programma di preparazione atletica. Le ragazze sono monitorate costantemente da Elisa e Gabriele che si sono rivelati dei veri e propri valori aggiunti, così come il confronto continuo con Davide.
Hai qualche aneddoto particolare da raccontare?
Questo gruppo è un pozzo di aneddoti, ed è bello viverlo anche per questo. Però non li racconterò in questa intervista.