Proseguendo il nostro viaggio all’interno del mondo Club76 troviamo il Club76 Silver Reale Mutua Fenera Chieri U13. La squadra biancoblu questa stagione è affidata alla sapiente guida di Giulia Palazzo che ci racconta, oltre a qualche simpatico aneddoto, come ha impostato il lavoro per il campionato e che traguardi sono stati raggiunti.
Giulia, state giocando per un piazzamento tra il settimo e il dodicesimo posto provinciale in U13, sei soddisfatta di quanto fatto fino ad ora?
È il primo anno che ho questa squadra e sono soddisfatta del lavoro svolto in palestra. Penso che i miglioramenti siano evidenti e questo mi rende contenta: le ragazze si sono impegnate tanto e tutte sono migliorate. La posizione per cui stiamo combattendo è quella corretta, ci meritiamo di essere dove siamo.
Come vi state gestendo in una stagione caratterizzata da rinvii e insicurezza? Cosa vi aspetta adesso?
Usciamo da due anni di difficoltà e anche quest’anno qualche partita è saltata, ma il peggio sembra essere passato. Ora mancano un paio di partite e poi la stagione è conclusa, anche se continueremo con gli allenamenti.
Nelle diverse fasi del campionato avete affrontato tante squadre. Che tipo di team avete incontrato? Come valuti il livello in questo momento dell’U13?
Nei gironi della prima fase abbiamo incontrato squadre alla portata e la stagione è partita bene perché abbiamo chiuso il girone al primo posto. Anche la seconda fase è stata molto positiva. Poi abbiamo incontrato squadre sempre più forti e non è stato sempre facile gestire le partite di livello più alto: a volte le ragazze si sono anche spaventate, ma la preoccupazione è normale. Direi che il livello in U13 ora è alla nostra portata.
Passando al lavoro che fate in palestra, su cosa vi state concentrando in questo momento? Quali dettagli tecnici state curando maggiormente?
Quest’anno siamo ripartiti proprio dai fondamentali. Ritengo che allenare la tecnica sia fondamentale e in realtà non ci concentriamo solo su un gesto. In tutti gli allenamenti c’è anche spazio alla fase gioco e una volta a settimana abbiamo inserito il lavoro fisico.
Qual è, se c’è, il grande obiettivo di stagione?
L’obiettivo principale era imparare a stare in campo e raggiungere un equilibrio nel 6vs6. Non avevamo target precisi per i risultati, mentre tatticamente siamo riusciti a inserire il palleggiatore unico.
Il gruppo è nuovo o ormai rodato da tempo?
Il gruppo in realtà era già formato, e l’unica novità è stata la sottoscritta. In squadra abbiamo tante personalità differenti. Ho apprezzato il loro impegno durante la stagione, sono passate a fare allenamenti totalmente diversi e meritano i miei complimenti. Oltre a me, la stagione è iniziata con Francesca Teja e Marco Perrone che mi facevano da secondi allenatori, ora invece in panchina viene Luciana Merlotti. Fondamentale il lavoro dei dirigenti per organizzare le trasferte.
Racconta qualche aneddoto…
Le ragazze sono piccole e abbiamo trascorso i mesi invernali senza poterci allenare sempre tutti. Per fortuna abbiamo scongiurato gli infortuni, probabilmente anche grazie al lavoro fisico che abbiamo introdotto.
…E qualcosa di divertente accaduto in stagione.
In realtà non mi viene in mente un momento particolare, ogni allenamento è fonte di divertimento, specialmente quando propongo un esercizio nuovo e non tutte riescono a capirlo immediatamente. Il momento più spassoso è sicuramente quello delle paste: le ragazze cominciano a raccontarmi le loro giornate scolastiche e le avventure più bizzarre.