Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta delle squadre del Club76 con il Club76 Gs Pino Volley. Il gruppo guidato da Emanuele Aime porta avanti in contemporanea il campionato di Prima Divisione e quello U18 della provincia di Torino. Ecco l’analisi del coach quando gli appuntamenti agonistici si fanno sempre più interessanti.
A che punto siamo con la Prima divisione? Sei soddisfatto di quanto fatto fino ad ora?
In Prima Divisione mancano ancora quattro gare e i recuperi legati alla situazione Covid. Per il momento sono abbastanza soddisfatto di quello che stiamo facendo, in particolare la prima fase dell’U18 ci è servita per fare esperienza dato abbiamo giocato contro squadre sostanzialmente più forti di noi, anche se rimane un po’ di rammarico per un paio di partite che alla fine erano alla nostra portata.
In una stagione ricca di rinvii e insicurezze, aldilà degli obiettivi tecnici, ci sono ambizioni di classifica in questo momento? Cosa prevede la formula della prima divisione in termini di plaoff/playout?
In questo momento la formula non è ancora ufficiale, in teoria le prime sei classificate nel girone dovrebbero fare i Playoff per salire in Serie D mentre le ultime quattro i playout per evitare di retrocedere. In questo momento siamo al sesto posto, ma a distanza di tre punti abbiamo il quarto posto e dobbiamo ancora sfidare le squadre che ci precedono. È stato un campionato di alti e bassi, ricco di belle prestazioni anche contro le squadre più avanti in classifica, ma alcuni set ai vantaggi non sono girati nel verso giusto e quindi ci troviamo forse con qualche punto in meno di quello che meritavamo.
Che tipo di squadre affrontate?
A parte un paio di coetanee U18, ci troviamo di fronte a squadre composte da giocatrici più navigate delle nostre. L’esperienza permette loro di sfruttare al meglio i momenti in cui non siamo concentrati.
Al termine del girone Cross avete affrontato agli ottavi di finale la forte compagine dell’In Volley. Cosa prevede ora la formula del campionato?
Ora ci aspetta la fase di classificazione, giocheremo per i piazzamenti dal nono al sedicesimo nella provincia di Torino. L’obiettivo è quello di fare del nostro meglio per arrivare in alto, possibilmente tra le dieci migliori squadre.
Passando al lavoro che fate in palestra, su cosa vi state concentrando in questo momento?
Cerchiamo di creare il più possibile competizione all’interno della squadra, inserendo anche sistemi di punteggi innovativi, proprio per colmare la mancanza di mordente nei momenti cruciali delle partite. Tecnicamente il focus maggiore è sulla battuta e sulle transizioni per organizzare al meglio il contrattacco. Confesso che mi piacerebbe avere più tempo per poter proporre ancora di più alle ragazze.
Qual è, se c’è, il grande obiettivo di stagione?
Innanzitutto siamo partiti con il chiaro intento di far proseguire la crescita delle ragazze per ritrovarle a fine stagione più avanti rispetto a dove erano partite. Poi, senza dirlo troppo forte, ci piacerebbe arrivare tra le prime quattro nel campionato di Prima Divisione.
Il gruppo è nuovo o ormai rodato da tempo?
Il gruppo è formato per metà da ragazze che già giocavano insieme e per metà da nuovi innesti.
Racconta qualche aneddoto e qualcosa di divertente…
Purtroppo, per tutto il girone d’eccellenza, abbiamo dovuto fare a meno di una giocatrice a causa di un infortunio addominale. Vista la situazione pandemica, è accaduto più volte che ci trovassimo in palestra a pochi minuti dall’inizio del riscaldamento pre gara senza qualche atleta rimasta bloccata in quarantena. Chiaramente mi sono trovato costretto a cambiare i ruoli a un paio di atlete, ma devo dire che le ragazze hanno sempre risposto nel migliore dei modi