Dopo la pausa pasquale, continuiamo il viaggio all’interno del mondo del Club76 andando a conoscere più da vicino il Club76 Reale Mutua Fenera Chieri. La squadra seguita da Daniele Turino e Marco Simonetti milita nel campionato nazionale di Serie B2 dove, a una giornata dal termine, occupa la seconda posizione in classifica nel girone 1. In contemporanea lo stesso team disputa il campionato U18, categoria in cui quest’anno ha conquistato il titolo provinciale, qualificandosi per la fase regionale. Il coach biancoblu racconta nel dettaglio la stagione e analizza con la lente d’ingrandimento le prestazioni delle sue atlete, senza tralasciare le situazioni più simpatiche.
Daniele, in U18 manca una partita per concludere il girone C in fase regionale. Cosa ti aspetti dalla sfida decisiva con Alba e come proseguirà l’avventura?
Il cammino che stiamo facendo in U18 è molto positivo, con alti e bassi nelle prestazioni, ma è normale quando giochi con la stessa squadra anche in B2. Con Alba la sfida sarà decisiva perché anche loro han fatto 6 punti nelle 2 partite del girone, sarà bello confrontarsi anche in U18 con lo stesso allenatore con cui abbiamo giocato in B. Sarà anche interessante vedere come ci comportiamo noi nella sfida decisiva che porterà una delle due alla FinalFour Regionale del 15 maggio.
In fase provinciale avete completato un percorso netto che vi ha portato al titolo. Cosa vi siete portati a casa da questo campionato? Come valuti in questo momento il livello dell’U18?
Il percorso è stato netto, ma la pausa natalizia causata dal covid ci ha fatto perdere un po’ di ritmo; sicuramente il campionato di Serie ci ha fatto crescere anche mentalmente, e stare sotto a gente più esperta e sgamata è sicuramente uno stimolo in più per tutte. Vincere è sempre bello e mai scontato. A livello regionale le 4/5 squadre che fanno anche le Serie B son di alto livello, e poi molte società hanno iniziato a far giocare moltissime giovani nelle varie Serie C con il mix di esperte, penso che sia la strada giusta per far crescere il movimento e far vedere il buon lavoro che si fa a livello giovanile.
In contemporanea portate avanti il campionato di Serie B2. A una giornata dal termine siete a un passo dai playoff. Vi aspettavate di essere in questa situazione a inizio stagione?
Sinceramente era un’incognita il campionato di Serie B2 ad inizio stagione, virtualmente le ragazze a disposizione avevano e hanno un grandissimo potenziale per far bene in questa serie, ma inizialmente dovevamo mettere a posto molte cose, consolidare certe tecniche e crescere a livello mentale singolo e di gruppo, dato che compreso me eravamo metà squadra nuovi e dovevamo conoscerci per crescere tutti insieme.
Che tipo di squadre affrontate in Serie B2?
Nel nostro girone ci sono, compresi noi, 3 squadre giovanili, tutte le altre sono di ragazze esperte di medio e alto livello. Ad inizio stagione facevamo fatica a confrontarci, soprattutto fuori casa, con le squadre più “anziane”, durante le gare avevamo momenti di altissima pallavolo, e momenti in cui sembravamo una squadra che aveva appena iniziato a giocare, poi durante l’anno questa buona pallavolo è cresciuta con la tecnica, lavorando tutti i giorni sui nostri difetti e problematiche, ma anche evidenziando i nostri punti di forza che sono tanti; Chieri76 mi ha messo a disposizione un gruppo variegato dove ognuna di loro ha una caratteristica diversa dalle altre, per questo in mancanza di una o più giocatrice si può scegliere con tranquillità le sostitute.
Passando al lavoro che fate in palestra, su cosa vi state concentrando in questo momento? Quali dettagli tecnici state curando maggiormente?
Sinceramente c’è spazio per tutto anche in questo momento, però se devo dire stiamo mettendo l’accento su muro/difesa, perché dobbiamo migliorare molto sotto questo profilo, difficile e complicato sempre, ma le ragazze si impegnano e piano piano miglioriamo anche in questo. Ad inizio stagione l’accento era invece sul cambiopalla, quindi ricezione più alzata e attacco, anche sui tempi di attacco si lavora tantissimo, perché è difficile trovare stabilità sempre durante una gara o allenamento.
Qual è, se c’è, il grande obiettivo di stagione?
L’obiettivo che ci siamo prefissati ad inizio stagione è cercare di far crescere le ragazze sia sotto il profilo tecnico che mentale, per far sì che ognuna di loro dopo quest’anno possa essere cresciuta in tutti gli aspetti. L’obiettivo sul risultato invece è andare avanti il più possibile in U18, cercare di arrivare alla FinalFour e poi da lì chi vivrà vedrà.
Siete il gruppo più “anziano” del Club76 e giocate nel campionato di più alto livello. Cosa significa essere il punto di riferimento di tutto il movimento biancoblu?
Sicuramente per le ragazze è un bell’impegno, tra scuola e pallavolo stanno fuori casa praticamente tutto il giorno, e vanno anche bene a scuola, con piccole eccezioni in qualche materia, come è normale che sia. Le bambine o ragazze che giocano in categorie più basse dovute all’età devono avere sempre il sogno e l’obiettivo di poter giocare un giorno con quelle più grandi, e migliorare ogni giorno con i propri allenatori, così da crescere sia personalmente che con il gruppo con cui si allenano tutti i giorni.
Che gruppo siete?
Il gruppo è nuovo per metà, l’anno scorso in U17 (Campionesse Regionali di categoria), c’era il gruppo astigiano, a cui si è aggiunto il gruppo chierese e “straniero”, più il sottoscritto. La crescita è stata lenta ma penso che a questa età sia normale (16-17-18 anni), il gruppo ora sembra amalgamato e remiamo tutti dalla stessa parte cercando di aiutarci l’un l’altra, in modo da sopperire a volte a problematiche tecniche che ovviamente ci sono e ci saranno ancora. Le trasferte lunghe e gli impegni settimanali li affrontiamo tutti insieme, cercando di abbinare sempre studio e pallavolo, molte di loro durante le trasferte leggono e studiano per non lasciare nulla indietro: sanno organizzarsi.
Racconta qualche aneddoto o qualcosa di divertente.
Primo Aprile, Pesce d’Aprile (in ritardo): l’allenamento era previsto il primo pomeriggio e 5/6 atlete come tutti i giorni arrivano da Asti col pulmino; purtroppo in autostrada tra traffico intenso e incidente sono arrivate 1 ora e mezza in ritardo, allora sapendolo, ci siamo messi d’accordo con il resto del gruppo e abbiamo deciso di comunicare al loro arrivo che per “colpa” di questo ritardo e del mancato allenamento si ne sarebbe fatto uno aggiuntivo la mattina della domenica; nel momento del loro arrivo al PalaFenera io, staff e ragazze (grandissime attrici, quasi tutte direi) abbiamo iniziato a lamentarci del ritardo e del fatto che per colpa loro si sarebbe dovuto venire in palestra anche la domenica mattina, le “ritardatarie” all’inizio non ci hanno creduto tanto, poi man mano che il clima diventava più tagliente, ci sono stati un po’ di malumori e inizi di discussioni; ho dovuto stoppare tutto perché le attrici (soprattutto una) stavano facendo sfociare il tutto in una arrabbiatura generale. Appena svelato lo scherzo, il clima si è rilassato ed è finito con una bella risata e presa in giro generale.